Teoria di Pophal
Negli anni quaranta del secolo scorso il neurologo e grafologo tedesco, Rudolf Pophal, si è occupato della tensione nell’espressione grafica. Generalmente parlando, egli ha elaborato un metodo secondo il quale, con l’aiuto di analisi della scrittura, diventa possibile classificare cinque gradi della tensione muscolare, (in cui il ruolo principale lo svolgono lo striato, il pallido e il cortex) e di conseguenza la maturità psicomotoria dell’individuo.
Il neurologo tedesco ha elaborato la teoria di irrigidimento muscolare circa 65 anni fa e qualche volta si incontrano accuse, che malgrado un gran progresso scientifico, da quella volta la sua teoria non è stata aggiornata.
Tuttavia la scienza moderna è d’accordo con la teoria della collaborazione dei centri motori, indicati da Pophal, nel processo così complicato qual è la scrittura, e malgrado che la teoria di Pophal conta già tanti anni, è sempre un prezioso strumento dei grafologi moderni, così nell’elaborazione dell’analisi psicologica della personalità, come nelle perizie comparabili.
La scienza moderna molto ampiamente descrive le funzioni motorie che compie il sistema motorio del SNC, ed accanto alle nuove scoperte ed elaborazioni, la vecchia teoria del grafologo tedesco ritrova il proprio posto. Certamente, le ricerche sulla scrittura manuale in base alle nuove scoperte, dovrebbero essere condotte e perfezionate, e la base per esse potrebbero essere proprio le ricerche di Pophal.
Pophal si è concentrato soprattutto su tre centri: globo pallido, corpo striato e corteccia motoria. Secondo questo autore, il tipo di tensione muscolare è il risultato della “cooperazione” di questi tre centri cerebrali.