Il controllo dei movimenti
Il compito principale del cervello è il controllo dei movimenti. Le vie motorie possono essere eseguite nei tratti:
- corteccia cerebrale→ mesencefalo, ponte, midollo allungato → midollo spinale→ muscoli
- corteccia cerebrale → cervelletto, ponte, midollo allungato → midollo spinale → muscoli.
Tre zone motorie principali del cervello:
- corteccia motoria primaria
- corteccia premotoria
- corteccia motoria supplementare
1. La stimolazione della corteccia motoria primaria origina i movimenti precisi, singoli dei muscoli e dei tendini e dei muscoli facciali. Le stimolazioni provengono da:
- corteccia sensoriale (reazioni agli stimoli),
- ventrolaterale nucleo del talamo (strettamente connesso con il cervelletto)
- corteccia premotoria (movimenti programmati)
2. i compiti della corteccia premotoria sono le funzioni intenzionali senso motorie in base ai dati sensoriali e l’attività cerebrale iconografica nelle funzioni visivo motori o uditivo motori. La stimolazione della corteccia premotoria origina i movimenti complessi e i suoi danni provocano l’aprassia, cioè l’incapacità di esecuzione dei movimenti complessi.
3. Uno dei compiti della corteccia motoria supplementare è l’organizzazione topografica dei movimenti in rapporto con l’ambiente (per esempio la programmazione del gesto grafico in rapporto con la forma e la grandezza del foglio). Gli altri compiti sono la stimolazione dei movimenti complessi, della preparazione della posizione del corpo, l’organizzazione della successione dei movimenti e l’attività motoria esigente la memoria.
Nell’atto scrittorio l’arto è una parte esecutiva importante, poiché essa conduce la penna, tuttavia sono conosciuti i casi di esecuzione del gesto grafico, per esempio con la bocca, senza influenza sulle sue caratteristiche grafiche individuali, identificanti l’autore. Succede così poiché non è la mano che è il “produttore” della grafia, ma proprio il cervello stesso, l’arto è semplicemente lo strumento esecutorio. Questo fatto è confermato dalla legge di Preyer che “il gesto grafico è sempre lo stesso, indipendentemente se è eseguito con la mano destra, sinistra, con la gamba o con la bocca”.
Quindi è il cervello la centrale “direttiva” delle funzioni fisiologiche e psichiche, e la sua attività è visibile nella scrittura.