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La tensione nella scrittura

La tensione nella scrittura

 

Il gesto grafico è il risultato della dinamica del movimento grafico. Il gesto grafico non si può limitare al segno e all’interpretazione singola di ognuno di essi, ma esso deve essere preso in considerazione insieme con tutti gli altri “sintomi” della scrittura e con la loro dinamica. Girolamo Moretti ha messo i fondamenti di un nuovo metodo grafologico, avente per lo scopo lo studio psicofisico dell’uomo in base alla dinamica dei suoi movimenti. Analogamente a Pophal, Moretti, nel 1942 ha già presentato le sue ricerche su come influisce l’attività psichica e nervosa sulla formazione della costituzione umana. Questi studi sono stati ripresi ed elaborati da uno dei continuatori della sua scuola, fino a poco tempo fa docente di grafologia generale presso l’Università di Urbino, Nazzareno Palaferri, (deceduto in aprile del 2008) che ha messo in luce come la grafologia di Moretti studi in maniera profonda il fenomeno della tensione. Oltre a esporre il pensiero di Moretti al riguardo, Palaferri ha anche introdotto nuovi approfondimenti sulla dinamica della tensione e delle sue implicazioni anche in chiave evolutiva e di sviluppo della costituzione umana, facendo riferimento allo studio del prenatale e della biotipologia di Ipocrate.

 

La tensione muscolare, la loro costruzione e i movimenti influiscono sullo sviluppo somatico dell’uomo, sono l’espressione della legge fisiologica nella scrittura e nello stesso momento informano sulla totalità psichica e psicologica dell’uomo.

 

Malgrado che Pophal e Moretti hanno avuto una formazione differente (Pophal era il neurologo, Moretti era il francescano con gli studi teologici, con profonda abilità psichica e di osservazione) e la diversa metodologia dell’analisi grafologica, tutti e due, con l’utilizzo di diverse metodologia e terminologie si sono occupati, in modi differenti, del tema della tensione nella scrittura.

 

Luciano Massi, docente di grafologia generale e della consulenza familiare presso l’Università di Urbino, si è dedicato con molta attenzione agli argomenti della tensione nella scrittura secondo la teoria di Pophal in riferimento alla grafologia di Girolamo Moretti, nel libro “Tensione e grafologia”. L’autore dedica molto spazio agli studi di Pophal analizzando le sue ricerche e agli studi di Moretti, in base ai trattati del maestro della grafologia italiana e agli studi del suo principale interprete, Palaferri.

È vero che Moretti non aveva la preparazione neurologica, tuttavia egli ha intuito l’importanza della tensione come l’espressione della relazione dell’individuo con il mondo esteriore, interiore e il suo sviluppo psicomotorio. Il fondatore della scuola grafologica italiana è stato l’unico dei grafologi che si è occupato di questo problema, descrivendo nel suo Trattato “la tensione grafica” e “la tensione delle aste”.

Moretti in riferimento alla relazione dell’individuo con il mondo esteriore, sottolinea l’importanza della dinamica della tensione adattativa, considerando due dinamiche fondamentali: il modo dell’adattamento dell’Io individuale all’Io sociale. Moretti ha intuito due poli: egoismo e altruismo, che si esprimono nella tensione del gesto grafico, cioè nei due poli appartenenti allo stesso continuum di curva –angolosa. Proprio la curva e l’angolosa nel trattato di Moretti sono la prima categoria delle caratteristiche che manifestano la tensione di “individualizzazione” e di “socializzazione”. In base di interazione di questi due elementi è possibile verificare il grado di “essere uomo” (Palaferri).

L’interazione di questi due elementi, elaborati in base ai quattro temperamenti di Moretti, presentati in due coppie opposte: Resistenza -Cessione, Assalto-Attesa, determina il grado di adattamento dell’uomo all’ambiente, e nello stesso tempo della sua tensione psicofisica.

Gli stati di tensione in riferimento alle caratteristiche temperamentali si possono osservare soprattutto nella tensione delle aste delle lettere, come capacità o incapacità di resistenza-cessione, dell’uomo che risponde agli stimoli dell’ambiente.

La tensione osservabile negli angoli e nelle curve, e nelle aste letterali in relazione con i diversi gradi di pressione, velocità, calibro, larghezze delle lettere, fra le lettere, fra le parole, mantenimento del rigo di base, continuità, ritmo, accuratezza, sono il punto di partenza per un’analisi grafologica.

Nell’opera “La grafologia somatica”, Moretti, in base a diverse categorie grafiche, e più precisamente, in base alla tensione osservabile in diverse categorie grafiche che interagiscono fra loro, analizza la tensione o la sua mancanza nella costruzione fisiologica dell’uomo, e di conseguenza giunge alle deduzioni sulla costruzione dell’intero corpo umano, e arriva alle conclusioni riguardanti i temperamenti e tutta la psiche dell’uomo.

 

 
ANALISI GRAFOLOGICA
L’analisi del rapporto tensione-rilassamento del gesto grafico, il percorso della linea grafica e delle specifiche categorie grafiche, possono aiutare a comprendere la personalità dell’uomo. L’analisi del gesto grafico permette la consulenza della persona senza la sua diretta partecipazione. Questa proprietà è particolarmente preziosa per l’analisi dei bambini ma anche per capire le dinamiche che governano il comportamento dell’altra persona.
 
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