L’analisi stratigrafica della personalità
Prendendo in considerazione, che ogni centro cerebrale esprime diverse funzioni psicofisiche, dal più arcaico globo pallido, attraverso lo striato, fino alla più sviluppata corteccia motoria situata nella corteccia cerebrale (che ha la funzione di sviluppo e di coordinamento della personalità matura e cosciente) in base alle analisi della coordinazione motoria diventa possibile l’analisi stratigrafica della personalità.
I tre centri motori, globo, striato e cortex interagiscono nelle attività motorie di ogni uomo, tuttavia, dipendentemente dalla dominazione di uno dei tre, Pophal parla di scrittura “pallida”, “striata” e “corticale”.
L’attività del globo pallido, che è il centro motorio più arcaico, si distingue dall’ipercinesi dei movimenti primitivi e ritmici “complessivi e sinergetici”
In ordine filogenetico dopo il globo pallido segue lo sviluppo del corpo striato, che ha la funzione di inibizione della motricità “pallida”. Se l’attività inibitoria dello striato è troppo bassa, abbiamo a che fare con l’ipercinesi dei movimenti e i comportamenti di euforia, fretta, mancanza di controllo intellettuale e di emozioni e sentimenti. Nella scrittura “pallida” i gesti ipercinetici sono accompagnati dalla mancanza di tensione, oppure dalla tensione così bassa che non è in grado di mantenere l’ordine e l’organizzazione della scrittura. Per la compensazione della mancanza della tensione avvengono i momenti di pressione grafica alta e caotica, ciò porta all’oscillazione della tensione, delle grandezze e delle larghezze delle lettere, dei collegamenti, delle inclinazioni e del rigo di base. È il risultato di una insufficiente tensione muscolare, alternata con alti gradi di irrigidimento.
Più è alto il dominio del globo pallido, più diventa difficile la “amministrazione” dei movimenti da parte della corteccia cerebrale. I movimenti “va e vieni” sono caotici, eseguiti involontariamente, senza la partecipazione della coscienza.
Pophal presenta numerosi casi della scrittura “pallida” e in base ad essi distingue due sottogruppi, che si differenziano fra di loro con il modo di esecuzione. Generalmente parlando: il gruppo A si caratterizza con l’esecuzione verticale a impulsi verso l’alto eventualmente a sinistra, il gruppo B con l’esecuzione a impulsi verso destra. Ambedue caratteristiche portano con se differenze nelle conseguenze nell’esecuzione del gesto grafico. Per esempio l’esecuzione verticale causa l’aumento dell’altezza delle lettere, ciò provoca la strettezza delle lettere, l’aumento della pressione grafica, della velocità e della pesantezza.
Nel gruppo B, l’esecuzione del movimento a destra porta con sé l’aumento di larghezza, ciò può originare sia bassa che alta la pressione grafica. “Molta fretta nell’atto scrittorio porta con sé l’ampiezza e la bassezza, ciò causa che i gesti in basso e in alto diventano sempre più piccoli fino all’esecuzione dei soli gesti ovali. In questo modo nasce il filamento della fretta, eseguito di solito con la partecipazione di muscoli altamente rigidi.
Invece la funzione del corpo striato è il controllo e l’inibizione dei movimenti originati dal globo pallido. Con la dominazione del corpo striato troviamo i movimenti contrari, cioè ipocinesi con un’alta tensione muscolare.
Come risultato, la grafia di una persona con la dominazione dell’innervazione del corpo striato sarà caratterizzata da diminuzione dei gesti grafici, limite motorio, riduzione dei movimenti centrifughi e di solito la riduzione dell’altezza delle lettere.
La tensione alta dei muscoli non permette l’esecuzione dei movimenti fluidi, ciò causa che la scrittura diventa monotona, senza spontaneità, senza fluidità.
In questo caso la rigidità dei movimenti non è l’espressione del controllo e del dominio del gesto grafico, ma piuttosto dell’inibizione, della difficoltà motoria che avviene durante il processo scrittorio, della debolezza. Questo fattore causa i movimenti aritmici, e malgrado che possano identificarsi con i movimenti di “va e vieni”, essi non possono essere considerati fluidi.
La caratteristica del movimento “striato” è la dominazione dell’innervazione di irrigidimento, cioè di una simultanea attività del muscolo agonistico e antagonistico, senza innervazione alternata. Ciò causa nel tracciato grafico, un’alta tensione da irrigidimento.
Bisogna sottolineare, che irrigidimento “striato” nei casi tipici è il risultato della debolezza. Il fatto, che il controcolpo di regola viene eliminato, si può spiegare con il suo rallentamento, ciò causa che la successione dei gesti viene disturbata. La debolezza della pressione è il risultato non soltanto dell’irrigidimento dei muscoli, ma soprattutto della riduzione della loro forza.
La funzione della corteccia motoria è l’attivazione dei singoli movimenti intenzionali altamente differenziati e la loro coordinazione cosciente.
L’esecuzione dei movimenti “ordinati” dalla corteccia cerebrale può avvenire in due modi:
- immediatamente, grazie a sollecitazione degli specifici centri della corteccia,
- immediatamente, attraverso l’inibizione dei movimenti di “va e vieni”, provenienti dai centri cerebrali più arcaici.
Un altro compito della corteccia è la trasmissione degli impulsi motori che permettono la realizzazione dei movimenti ritmici, attraverso la coordinazione dei movimenti indifferenziati provenienti dai centri cerebrali più bassi.
Inoltre, “la corteccia trasmette alla radice cerebrale anche gli impulsi di avviamento, attraverso avviamento di massa di gesti ritmici, collettivi, attivi, che vengono eseguiti simultaneamente con la dominazione dei movimenti di “da e vieni” (Pophal)
È la corteccia che è responsabile della coordinazione delle funzioni più delicate motorie, la correzione e il sostegno, là dove avvengono i disturbi nell’esecuzione del gesto (coordinazione corticale)
Pophal distingue due tipi della coordinazione degli impulsi motori da parte della corteccia motoria. Il primo chiamato subcorticale e riguarda soprattutto la radice cerebrale, il secondo chiamato corticale e riguarda più immediatamente la corteccia cerebrale.
Grazie a un buon funzionamento della corteccia motoria è possibile l’esecuzione dei gesti intenzionali singoli, il controllo e l’inibizione dei movimenti, provenienti dal globo pallido e dal corpo striato.
Nella scrittura corticale, dipendentemente dalla prevalenza di uno dei centri, cioè il globo pallido o il corpo striato, possiamo parlare di diversi tipi di dominazione nella scrittura, per esempio la scrittura corticale con la traccia “pallida” o “striata”. Nelle combinazione della corteccia con la dominanza dello striato abbiamo a che fare con la persona disciplinata controllata, di istinti deboli. Nella combinazione della corteccia con la dominanza del pallido raramente si può parlare di persone disciplinate, ma piuttosto agitate, con possibili capacità artistiche e creative
Pophal distingue un altro tipo di scrittura: cerebro-radicale
Nella scrittura corticale con la traccia pallida, l’agitazione, euforia, vitalità non sono il risultato della maturità personale, così come non lo sono il controllo e disciplina nella scrittura striata. Il dominio di uno dei due centri in qualche modo “opprime” l’individuo costringendolo a uno o l’altro comportamento.
La scrittura radicale è di provenienza subcorticale, e possiede le caratteristiche di fluidità, proporzione e l’equilibrio, e la presenza di alcuni, singoli movimenti intenzionali è il risultato di un basso irrigidimento. Sono presenti i movimenti ritmici “va e vieni”, ciò permette di supporre una perfetta coordinazione subcorticale. Mentre la scrittura radicale si distingue di proporzione e l’equilibrio nei movimenti, la scrittura corticale con la traccia del pallido si distinguerà da una coordinazione irregolare, e in caso migliore con il ritmo scandito, e sotto l’influenza dello striato, da abbassamento della coordinazione e la monotonia.
Dipendentemente dall’attività dei singoli centri e della loro coordinazione Pophal ha classificato 5 gradi di irrigidimento, dei quali il IV grado si divide in due sottogruppi. Per una generale presentazione propongo la tabella riassuntiva dei gradi di tensione con le rispettive caratteristiche grafiche e centri cerebrali interessati, proposta da grafologo spagnolo Augusto Vels.

Le analisi grafologiche condotte da Pophal in ambito della tensione muscolare in base agli studi neurologici, hanno aperto un nuovo capitolo nella storia della grafologia. Nessuno fino a quel momento si è occupato di questo argomento. Le analisi del grado della tensione muscolare permettono l’identificazione fisiologica e di conseguenza conducono all’identificazione psicologica dello scrivente.